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l'Assunzione della Vergine Maria - Maria Tenhemelopneming

Festa sul Sacro Monte di Varese, feest op de Sacro Monte

Overweging Preek - gepubliceerd: maandag, 15 augustus 2022 - 1064 woorden
l'Assunzione della Vergine Maria - Maria Tenhemelopneming

Il 15 agosto ho celebrato la Messa solenne sul Sacro Monte di Varese. Lungo la salita del Sacro Monte si tro­vano delle cappelle splendide del '600 dedicate ai misteri del rosario. Giuseppe Bernascone con un nutrito gruppo di artisti ha creato allora scene che rappresentano in quindizi cappelle i misteri del rosario. In cima del monte si trova la basilica dedicata all'incoronazione della Madonna. Ma come è stata questa festa annuale dell'Assunzione di Maria?

Hier­on­der de preek die ik bij deze gelegen­heid heb gehou­den. Delen daar­van zijn gelijk aan de preek die ik voor dit feest de avond ervoor in Heiloo hield. Op de Sacro Monte is de pries­ter don Agostino Ferrario werk­zaam, met wie ik al sinds 1987 bevriend ben. Don Agostino heeft veel gedaan voor de kerk in ons bisdom, waarvoor ik hem tien jaar gele­den de Bavopen­ning mocht uitreiken. De 15 kapellen be­ge­lei­den de opgang van de gelo­vi­gen naar de basiliek van de heilige Maagd Maria op de berg, die ook direct en met de auto te bereiken is. Voor het feest heb ik een gebed gemaakt dat dit ko­men­de jaar weke­lijks zal wor­den gebe­den en dat ook bij de grote Missen van dit feest gebe­den is. Een van de hulp­bis­schoppen van Milaan had aan de voor­avond de Mis gedaan met de bede­vaart van de vijf­tien kapellen.

Bij de Mis mocht ik het kruis dragen dat patriarch Athenagoras ooit in het H. Land, in Jeru­za­lem, aan paus Paulus VI heeft gegeven. De se­cre­ta­ris van paus Paulus, mgr. Pasquale Macchi, werd na het over­lij­den van deze heilige bis­schop van Rome, rector op de Sacro Monte. Hij bracht het kruis naar Varese. Ook het kazuifel dat ik deze Mis te dragen kreeg was bij­zon­der: het was het kazuifel dat de H. Paus Johannes Paulus II had gedragen tij­dens zijn bezoek aan de Sacro Monte.

Omelia

Andiamo da lei!

Cari fra­telli e sorelle,

Gioia

È una gioia per me stare con voi su questo Sacro Monte, presso la basilica di Santa Maria del Monte, dedicata al quinto mistero glorioso e presso la cappella del quarto mistero glorioso che stiamo celebrando quest’oggi: il mistero dell’Assunzione di Maria.

La Vergine in cielo

Oggi contempliamo la beata vergine Maria in cielo, glorificata nel corpo e nell’anima. Questo giorno della gloria di Maria è una grande festa, anche per noi, perché l’Assunzione non è una cosa solo per la stessa Vergine Maria, ma tocca a tutti noi.

Una donna come noi

Perché? Perché Maria ci precede, perché Maria è una di noi, è una donna che ha vissuto una vita semplice e umile e con tante sofferenze. Maria ha conosciuto la paura, la povertà, momenti di incomprensione e sofferenze. Anche Lei - come noi - non sempre ha capito i disegni del Signore: “Figlio, perché ci hai fatto questo?” (Lc. 2, 48) è la domanda di Maria quando trova Gesù nel tempio. Non ha trovato posto nell’albergo, ha dovuto partorire in condizioni precarie ed è stata profuga, in esilio. È stata anche martire perché Lei, senza morire, ha sofferto presso la croce di Gesù. Maria ha vissuto come noi le prove e le sfide di questa vita terrena. Lei, con la grazia di Dio, nonostante tutto, ha conservato il cuore puro, gioioso, buono; è rimasta fedele e sempre aperta ai progetti di Dio. E così fu la prima a speri­mentare la felicità celeste con il corpo e l'anima. Così, Maria ci indica la strada, ci precede... Lei è il nostro legame preferito con il cielo.

La salita

Chi fa la salita delle cappelle, vede chiara­mente come la vita della madre di Gesù è legata alla vita ed all’opera salvatrice del Signore. È Maria che accoglie l’invito dell’arcangelo Gabriele a diventare la Madre di Dio e Lei lo partorisce, lo mette al mondo, come vediamo rappresentato nelle bellissime cappelle dei misteri gaudiosi. È Lei che incontra il Figlio nella Sua via crucis. Maria sta presso la croce di Gesù e soffre, unita al Figlio nella sua passione redentrice. Queste sono le scene che vediamo nelle cappelle dei misteri dolorosi. Maria ha condiviso la vita e la passione di Cristo e la gioia della Sua risurrezione e Lei partecipa anche piena­mente alla gioia del cielo con anima e corpo, come l’ultima cappella e la basilica ci fanno vedere.

Madre di noi

È Lei che è data anche a noi come Madre, “l’immagine e la primizia della Chiesa”, come dice il concilio Vaticano secondo di Maria: Lei è l’immagine della Chiesa cioè: del Popolo di Dio in cammino, che siamo tutti noi! Maria è la Madre di questa famiglia, di quel popolo, che vuol dire che Maria ci accompagna, che cammina con noi, che ci sta sempre vicina, ci sos­tiene nelle prove e nelle gioie, con la bontà di una Madre amore­vole.

I bambini

Allora, andiamo a Lei! Parliamo con fiducia di tutto con questa Madre celeste. Lei ti comprende, ti ama e prega per te ...
Molti bambini corrono alla madre quando sono caduti. Piangono ma se la mamma dà un bacio sul punto dolente, non fa più tanto male. Forse dovranno anche andare dal dottore, che darà un unguento sulla ferita per guarirla. Ma in un certo senso, il bambino ha già imparato a convivere con la situazione dolorosa grazie al bacio amore­vole della mamma.

Il medico e la mamma

Il medico, il vero medico è Cristo. Cristo ha guarito tutte le nostre ferite con l’unguento della redenzione. La mamma è Maria, sempre presente e dis­posta a dare appoggio e conforto. La incontriamo nell’intimo dei nostri cuori, nella preghiera e in posti privilegiati come questo Santuario.

Sicura speranza

Maria è come noi, una donna semplice, umile, ed allo stesso tempo Maria è la prima persona a godere in pienezza la nostra sorte eterna. Guardiamo oggi Maria glorificata, come sicura speranza di un futuro che il Signore ha preparato anche per noi. Perché questo è ciò che Dio farà anche a noi se abbiamo un cuore semplice e umile, aperto e fiducioso, come Maria.
Allora non devi per­dere il coraggio, mai per­dere il coraggio! Non dovresti avere paura, perché hai una madre...

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